Le cose che vorrei ora (possibilmente in saldo, grazie)

Negli ultimi mesi sono stata brava. Ho speso poco (per quanto si possa spendere poco a Natale), non ho ho comprato poco anche ai saldi (ad eccezione di un paio di Valentino che puntavo da secoli) e mi sono trattenuta anche dal riempirmi di vestiti low-cost (la 15esima camicia, la 12esima gonna..) che coi saldi diventano talmente low che non riesci piu’ neanche a trattenerti che la carta di credito e’ gia’ li che striscia nelle mani della commessa.

Fin qui tutto bene: ho piu’ soldi nel conto corrente, la 13esima e’ intatta e volendo potrei sbizzarrirmi ora… Certo. Peccato che non riesca piu’ a trovare quelle cose per cui aspettavo i saldi e che ora, ovviamente, non si trovano piu’. Tutti i capi migliori, gli evergreen, quelli piu’ mettibili, sono magicamente spariti dai negozi. Oppure, non sono in saldo.

Vorrei, ad esempio, un cappotto nero: questo di Max&Co mi piaceva assai, ma ho rimandato e rimandato la spesa perche’c’erano altre spese in quel momento e 400€ mi sembravano troppi per un cappotto di lana Max&Co, dunque volevo aspettare i saldi. Nel frattempo sono spariti tutti i cappotti neri tg 38/40 di tutti i negozi di Milano e provincia. Sara’ possibile??

cappotto nero-maison chateauxl.jpg

Se avete una taglia piu’ grande della mia beate voi perche’ in alcune taglie e’ ancora disponibile qui

Un’altra cosa che desideravo ai saldi era questa maglia di Cos: ampia, con una sorta di balza creata dalla sovrapposizione con un tessuto camicia. L’avevo adocchiato a dicembre, quindi mi sembrava corretto aspettare i saldi per averlo. Ovviamente non e’ saldato, ma se volete lo trovate qui :cos_maison chateaux

 

[Per dovere di cronaca da Cos avevo visto anche un vestito nero molto carino, con un’arricciatura in gros-grain tra collo e maniche. Questo probabilmente deve essere andato in saldo perche’ non l’ho piu’ trovato ne online ne in negozio]

In ultimo avrei voluto una borsa. Ammetto di non avere dei gusti facili in fatto di borse e di avere una propensione innata ad innamorarmi di borse a 4 zeri. Avevo giusto adocchiato queste:

 

b-rockstud Valentino-maison chateaux

B-Rockstud di Valentino, scontata al 40% su mytheresa.com ormai esaurita [NDR se volete e’ ancora disponibile nella versione piu’ piccola qui ].

E anche questa della mia amatissima Paula Cademartori, scontatissima su runin2.com addirittura al 60%:

PETITE-FAYE paula cademartori-maison chateuax

Per non parlare della favolosa Drew di Chloe’, it-bag del 2015, scontata al 50% su stefaniamode.com

chloe-drew bag-maison chateaux

Ovviamente tutte queste meraviglie sono andate in saldo senza che io me ne accorgessi (e vi assicuro che io monitoro tutto continuamente!!).

Tutto questo mi fa nascere una riflessione: avrei davvero comprato queste cose se le avessi trovate con lo sconto giusto? O forse c’e’ una sorta di favola della volpe e l’uva ribaltata, ossia che nella mia testa sono convinta che le avrei volute perche’ nel mio subconscio una cosa non piu’ disponibile diventa automaticamente piu’ desiderabile?

A voi e’ mai capitato? Raccontatemelo nei commenti!!

 

 

Lo sformato di verdura più semplice che ci sia

Prima settimana di lavoro pieno del 2016. Per me e’ stata una faticaccia: ho dovuto riprendere i ritmi di sveglia, tornare a uscire quando fuori e buio e la maggior parte della gente ha gia’ cenato e pure rientrare in un regime alimentare per così dire “normale”.
Non so voi, ma durante le feste ho ridotto la quantità di verdure che mangio solitamente (a favore di altre prelibatezze…) e quindi sento proprio il bisogno di mangiarne un po’, anche cucinate in modo semplice.

Non è sempre facile rieducare il nostro stomaco a cibo più leggero e porzioni meno abbondanti; per questo ho pensato a questo sformato di verdura. È semplicissimo e leggero e piacerà a tutta la famiglia. Da accompagnare con riso thai o pilaf o un ottimo purè. Continua a leggere

Come sopravvivere ai buoni propositi di inizio anno (e magari portarne a termine qualcuno)

Il 2016 e’ iniziato gia’ da qualche giorno, e come ogni nuovo anno che si rispetti ecco che veniamo bombardati da articoli e servizi su diete post-feste, buoni propositi da realizzare, tendenze moda e oroscopi per il nuovo anno.

[Io sono una campionessa del mood dei buoni propositi. Ci credo moltissimo: ogni inizio anno compilo la mia bella lista inserendo tutto cio’ che mi viene in mente e provo soddisfazione gia’ solo nel vederla li, scritta in bella calligrafia e densa di impegni che spaziano in tutti i campi della mia vita. Oltre a essere bravissima nello scrivere i buoni propositi, sono anche bravissima nel non portarli a termine. Non so quante volte ho preso l’impegno con me stessa di svegliarmi presto la mattina per andare in palestra prima di andare in ufficio. Risultato: credo di essere riuscita a farlo 2 volte in 365 giorni]

Dopo anni e anni di fallimenti accompagnati anche da qualche successo, ho finalmente realizzato quali sono i segreti che stanno dietro alla riuscita di un buon proposito. E siccome sono una persona generosa, ho deciso di condividere con voi quello che ho scoperto, cosi che vi possa essere d’aiuto nel portare a termine i vostri buoni propositi.

Regola n 1: i buoni propositi vanno scritti

bluemountain_maison chateaux

Bellissimi buoni propositi da stampare e ritagliare di bluemountain.com

Verba volant, scripta manent. Anche i latini lo sapevano: quello che non e’ scritto, purtroppo, ha poco valore, perche’ si perde nel tempo. Prendetevi quindi  mezz’ora di tempo e scrivete i vostri buoni propositi. Mi raccomando: fatelo sulla vostra agenda o comunque in un posto dove siano facili da recuperare e non sul solito foglietto volante che si perdera’ nei meandri di casa entro la fine della giornata.

Regola n 2: darsi degli obiettivi raggiungibili anche nel breve periodo

Altra regola di base: mai darsi degli obiettivi troppo sfidanti, perche’ il fallimento e’ dietro l’angolo. L’ideale sarebbe comporre una lista di buoni propositi che alterni cose raggiungibili nel breve e obiettivi che potrete realizzare nel medio/lungo periodo, in modo da bilanciarli.

Regola n 3: mai iniziare i buoni propositi di lunedi (o comunque scegliere il giorno giusto per iniziare)

Indovinare la tempistica giusta per iniziare un buon proposito e’ fondamentale. Il lunedi e’ il classico giorno in cui tutti iniziano diete, detox days, .. che puntualmente terminano gia’ il martedi. Se anche voi come me fate un classico lavoro da ufficio, l’inizio stressante di una nuova settimana probabilmente non e’ il momento piu’ propizio. Rimandate l’inizio dei buoni propositi al martedi oppure anticipateli gia’ durante il week-end: sara’ molto meno faticoso andare in palestra o saltare il dolce al ristorante.

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via mystayathomeadventures

La stessa regola vale per i periodi dell’anno: se volete risparmiare e diminuire lo shopping forse non e’ il massimo iniziare con il periodo dei saldi. Fatelo piuttosto durante i mesi di prezzi pieni e concedetevi qualche vizio in piu’ nei periodi degli sconti.

Regola n 4: trovate un alleato

Che sia la mamma, un’amica, un fidanzato: trovate una persona che condivida il vostro obiettivo cosi da potervi supportare a vicenda, confrontarvi e aiutarvi a superare le difficolta’. Funziona benissimo sia per obiettivi sfidanti (dieta, palestra) sia per obiettivi piu’ “ludici” (andare a teatro, leggere di piu’, ..).

Regola n 5: darsi delle scadenze da rispettare

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via thymesishoney

Questa regola e’ fondamentale: per ogni obiettivo che vi date, abituatevi a darvi una data entro cui misurare quello che vi siete prefissati per poter arrivare all’obiettivo di lungo periodo. Ad esempio: se volete perdere quei 4-5 kg accumulati tra feste, vizi, fumo e alcol suddividete il peso da perdere per i mesi che avete a disposizione e scadenzatevi dei “check-point” da rispettare.

Regola n 6: non sentitevi in colpa dei fallimenti

E soprattutto festeggiate i buoni propositi realizzati. Vi servira’ per ripartire ancora piu’ carichi.

 

E voi quali buoni propositi vi siete dati per il nuovo anno? Riuscite a portarli a termine e in che modo? Condivideteli con noi!

Rebelot a Milano: le tapas chic dello stellato Pont de Ferr

Il Rebelot e’ uno di quei ristoranti da scegliere per una cena rilassata, con amici. E’ l’ideale se volete fare diversi assaggi (ottimi!) di varie pietanze accompagnandole con dell’ottimo vino o cocktails curati.

L’ambiente del Rebelot e’ piccolo e molto curato: un po’ New York e un po’ vineria italiana, un mix comunque vincente.

Il menu’ e’ in continua evoluzione e cambia con la stagione e di settimana in settimana, quindi non potrete sapere in anticipo esattamente quello mangerete al Rebelot: nel menu’ sono riportati gli elementi intorno a cui girera’ il piatto ma l’esito finale sara’ a sorpresa.

Questo, ad esempio, e’ il piatto vegetariano indicato sul menu’ come “Insalata del giorno” che ho provato l’ultima volta che ci sono stata: uovo cotto a bassa temperatura su purea di piselli, cipolle confit e asparagi saltati.

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Il Menu’ del Rebelot e’ composto da due scelte principali: i piccoli piattini e un menu’ gastronomico: l’importante e’ che tutti i commensali scelgano la stessa opzione. Dopodiche’ si scelgono le quantita’: 3-5-7 piattini per il primo menu’ oppure 4 o 5 portate per quello gastronomico. Ordinate vino o i cocktail desiderati (fanno il mitico French e tanti altri cocktail ricercati!) e siete pronti per immergervi in un viaggio unico di sapori.

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Conto sui 40-45€ a testa, bevande incluse.

 

REBELOT del Pont
Ripa di Porta Ticinese 55
20143 Milan, Italy
+39 02 84194720
http://www.rebelotdelpont.com/

NDR Abbiamo appreso che il Pont De Ferr non ha più la stella Michelin. Noi come tutti i milanesi che l’hanno conosciuto lo ricordiamo come un favoloso ristorante che quella stella se l’era davvero meritata.

Blue is the new must-have

È ormai da più di un anno che la mia passione per il nero ha lasciato piede ad un nuovo colore – non colore: il blue. Alber (Elbaz, che ha lasciato recentemente la guida della Maison Lanvin) lo aveva già capito da tempo, proponendo il blu nelle sue innumerevoli tonalità e molto spesso abbinandolo al nero.

Per diverso tempo sono stata influenzata da diversi pensieri “negativi” circa il blu:
– “Blu e nero non si possono abbinare” diceva mia mamma;
– “Il blu è un colore da sciura” (altrimenti non si spiegherebbe come mai nei negozi da ragazze non c’è quasi mai);
– “Il blu è un colore maschile” (infatti da uomo fanno tantissime cose blu);
– “Il blu è l’alternativa primaverile al nero” (fateci caso: solo in primavera lo si vede nei negozi).

Il blu ha cominciato a intrigarmi giustappunto con Lanvin. E anche con i look mariniere un po’ vintage che ho cominciato ad apprezzare nella moda maschile.
Poi mi sono innamorata di questa borsa:

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via the-luxelife.com

 

una splendida happy bag di Lanvin con blu e nero provata da Baseblu in periodo di saldi (ovviamente quella era nuova collezione quindi mi è parso assurdo comprarla) e mai più ritrovata ahimè.

Poi ho ciminciato ad apprezzare i look mariniere tipicamente maschili declinati al femminile, tipicamente francesi e sfoggiati dalle varie editor alle sfilate – una su tuttte la splendida , editor in chief di Vogue France.

Ho quindi cominciato ad acquistare capi blu: prima un pantalone Prada, poi una gonna, poi un vestito… Rendendomi cosi conto di quanto amassi questo colore.

Ecco, quindi, qualche consiglio per chi è ancora scettica a lasciare il nero:
■ Il blu è un colore meno scontato del solito nero, quindi indossando un semplice vestito o un maglione blu avrete un look meno scontato che si differenzierà dalla massa;

■ Il blu è come il nero, sta bene a tutti e oltretutto alle chiare di carnagione sbatte molto meno;

Sta bene anche con il nero (a differenza di quanto diceva mamma): provate ad abbinarlo ad un nero di diverse texture (vernice, suede, pelle);
Smagrisce quasi come il nero;
Abbinato al bianco e ad accessori oro è davvero très chic.screenshot_2016-01-02-11-17-00-1.png

E voi che ne pensate del blu? Come lo indossate?