We LOVE it! La wishlist natalizia di Anthropologie

Antropologie e’ il mio negozio di accessori per la casa preferito. Non fosse che e’ un po’ caro ci comprerei di tutto: tazze, soprammobili, tovaglie, strofinacci….   Purtroppo a Milano non c’e’, quindi a meno di capitare a Londra o negli States mi accontento dello shop online (www.anthropologie.com)

Durante il periodo Natalizio Anthropologie diventa ancora piu’ interessante perche’ vi si trovano delle decorazioni splendide, sia per la casa sia per l’albero: viene voglia di spenderci uno stipendio intero. Ma siccome alla prima lezione di economia della mia vita ho imparato che le risorse sono scarse (e siccome non posso spendere davvero tutto lo stipendio solo per i decori di Natale) ho pensato di selezionarvi le cose che mi sono piaciute di piu’; e vi svelo anche cosa ho comprato per casa mia.

ESTERNO: Una bella casa parte dall’esterno, quindi se non volete realizzarle voi in autonomia, cominciamo con le ghirlande da porta di Anthropologie:

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Ci piacciono perche’: sono minimal ma allo stesso tempo “ricche” grazie ai colori caldi; inoltre, pur non utilizzando i classici elementi (verde, pino/aghifoglio, fiocchi, ..) fanno subito Natale.

DECORAZIONI INTERNE: e’ una cosa che io non ho mai fatto, ma quest’anno ho voluto lanciarmi nell’esperimento. Utilizzare soprammobili, piccole decorazioni per la casa puo’ aiutare a ricreare l’atmosfera natalizia o ad amplificarne l’effetto.

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Ci piacciono perche’: bastano due/tre alberelli ripetuti su un mobile e la casa sapra’ di Natale. Indicatissimo per chi ha una casa piccola e poco spazio (e budget) a disposizione. 

DECORAZIONI PER L’ALBERO: un classico di Natale da mischiare a nostro piacimento. Ognuno in realta’ ha la sua teoria: c’e’ chi cambia tema e tipologia di albero ogni anno, chi utilizza addobbi di un unico colore, chi accumula decorazioni nel tempo e ogni anno se ne regala uno nuovo. Tra le cose carine che ho trovato ci sono sicuramente le lettere dell’alfabeto, da comprare per ogni componente della famiglia.

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Ci piacciono perche’: sara’ divertente il giorno di Natale cercare la propria letterina in mezzo all’albero. E possiamo anche utilizzarle come segnaposto.

ACCESSORI PER LA TAVOLA: se non volete acquistare tovaglie e piatti natalizi (che di fatto si utilizzano un mese/due all’anno) questa puo’ essere un buon consiglio. Coltelli e posate da tavola si tingono di oro, ma sono talmente belli e versatili che potete utilizzarli durante tutto l’anno (o quasi).

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Ci piacciono perche’: sono perfetti per portare il Natale a tavola ma anche indicatissimi come regalo di Natale per le coppie di amici fashion che hanno gia’ tutto e non si sa mai cosa potergli prendere.

pics via anthropologie.com

Il crumble alla frutta di Maison Chateaux

Il crumble e’ uno dei pochi dolci che mi riescono bene e che cucino anche all’ultimo momento. Il perche’ e’ presto detto: e’ facilissimo e io lo considero un “dolce di riciclo”, perche’ per cucinarlo uso spesso la frutta che rimane nel frigo.

Le versioni ufficiali lo vogliono con le mele, ma e’ bello sperimentare diverse versioni a seconda della vostra frutta preferita. Non me ne voglia Knam ma la mia versione (iperveloce) e’ presa da zia Benedetta (Parodi) e adeguata secondo i miei gusti: zucchero di canna al posto di quello bianco e cocco grattuggiato anziche’ farina di nocciole.

Per il crumble alla frutta ci vuole una pirofila da forno: quella che abbiamo selezionato per voi e’ di Emile Henrry ed e’ talmente bella da poter essere portata direttamente in tavola.

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Le dosi per 6 persone:

Frutta a piacere tagliata a cubetti (un ananas, oppure 3 mele o la stessa quantita’ di frutta di riciclo, l’importante e’ che sia sufficiente a coprire la teglia in cui volete cucinarlo) – 190g di farina – 60g di cocco grattuggiato – 100g di burro – 120g zucchero di canna.

Imburrate lo stampo (io per farlo leggermente piu’ light utilizzo la carta da forno), posizionate la frutta tagliata a cubetti e coprite quest’ultima con le “briciole” formate mischiando cocco, farina, zucchero e burro stando attenti a livellare bene il tutto [per aiutarvi nel fare queste briciole sfregate il composto tra le mani finche’ la farina e il burro non formeranno le piccole briciole]. Dopodiche’ infornate in forno ventilato a 180 gradi per 30-40 minuti, fino a che il bordo del dolce non sara’ dorato. Fate raffreddare bene prima di servire. Il crumble alla frutta e’ favoloso se abbinato a una pallina di gelato alla crema o a della salsa alla vaniglia.

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Questo e’ quel poco che e’ rimasto del dolce… Prima che riuscissi a fotografarlo!

Consigli utili: il crumble a seconda della frutta con cui lo preparate puo’ risultare molto morbido, quasi un dolce “al cucchiaio”; se avete ospiti la soluzione ideale e’ pre-porzionare il crumble preparandolo in piccole cocotte.

Foto Copertina: iadorefood.com

Gli aperitivi da preparare in un attimo: l’hummus di ceci

Quando ho ospiti a cena mi piace preparare tanti piccoli apetizers. Mi piace disporli sulla tavola prima che i miei amici si siedano in modo tale che, una volta entrati in casa, si sentano gia’ accolti e che tutto e’ pronto per loro.

Tra le cose piu’ veloci e semplici da fare c’e’ sicuramente l’hummus di ceci. Un piatto orientale che nella sua ricetta originale e’ piuttosto speziato e molto “aglioso”. Io come al solito ho un po’ trasformato la ricetta in modo da rendere il tutto piu’ digeribile e leggero: no all’aglio, olio contenuto e niente salsa tahina (che non trovo facilmente e non utilizzo mai).

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Quando lo servo utilizzo queste deliziose coppette giapponesi di, regalo di una cara amica; ve le consiglio perche’ sono splendide, non solo per l’hummus.

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Tokyo Design Studio

Dose per 4 persone:

220g di ceci precotti (io utilizzo quelli di Alce Nero – per le piu’ volenterose si puo’ partire da quelli secchi mettendoli a bagno e poi bollendoli ma siccome io l’hummus lo preparo all’ultimo minuto vado di ceci precotti) – 4 cucchiai da tavola di olio evo – 1 cucchiaio di paprika dolce – sale – succo di 1/2 limone piccolo – pepe q.b.

Frullate nel mixer i ceci con l’olio, paprika, pepe e sale e il succo di mezzo limone. Siccome la versione con il limone non piace a tutti vi consiglio di dosarlo piano piano e trovare la quantita’ giusta per voi. Se il composto dovesse risultare troppo duro potete allungarlo utilizzando della semplice acqua (o altro olio se preferite). Trasferite nella coppetta di portata ed il gioco e’ fatto. Servite accompagnandolo con dei crostoni di pane o dei grissini e un filo d’olio.

Le ricette della domenica: la nostra pasta al sugo preferita

Questa domenica abbiamo deciso di raccontarvi una ricetta semplice semplice che ci da’ l’occasione di utilizzare una pasta speciale. Abbiamo partecipato anche noi alla campagna social a sostegno del pastificio Rummo, durante colpito da una alluvione nel beneventano, acquistando il nostro simbolico pacco di pasta.

Noi la pasta Rummo la compravamo di gia’, soprattutto in estate quando si fanno le paste fredde e la qualita’ fa la differenza. Per questa ricetta abbiamo voluto utilizzare i loro fusilli perche’ riescono ad avvolgere il sugo in modo perfetto.

Il condimento e’ un semplicissimo sugo alla ricotta, che a Maison Chateaux utilizziamo spessissimo, anche per le lasagne.

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Abbiniamo questa pasta a dei meravigliosi piatti country chic, rigorosamente bianchi, che ne esaltino la semplicita’.

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via maisondumonde

Le dosi sono per 4-5 persone

Fusilli Rummo – una bottiglia di passata di pomodoro (sceglietela buona perche’ fa la differenza!) – cipolla – ricotta (200g) – pecorino – olio – sale – zucchero – pepe.

Mettete la passata di pomodoro in padella con due cucchiai di olio e due cucchiaini di zucchero e una piccola cipolla intera pelata. Scaldate a fiamma viva e non appena bolle abbassate la fiamma al minimo. Fate cuocere il sugo per circa 15-20 minuti mescolando di tanto in tanto. Una volta cotto, togliete la cipolla, aggiungete la ricotta e regolate di sale e pepe (a noi piace con tanto tanto pepe!). Cuocete la pasta in abbondante acqua salata, unitela al sugo e prima di portare in tavola spolverizzate i piatti di pecorino fresco e servite.

La ricetta della domenica: baci di dama su alzatina romantica

Questa domenica abbiamo voglia di stare in cucina e quindi ci cimentiamo con una ricetta dolce, che nonostante sia molto semplice richiede un po’ di tempo di preparazione.

Tra i nostri dolci preferiti un posto speciale e’ riservato sicuramente ai baci di dama. Questi biscottini sono irresistibili sia nella versione con le mandorle sia nella versione con le nocciole e sono perfetti da presentare a fine pasto come friandes, per chiudere in dolcezza la cena e accompagnare il caffe’.

Se li cucinate per degli ospiti potrebbe essere un’idea carina quella di utilizzare dei pirottini di carta su cui adagiare il singolo bacio di dama. Cosi ognuno prende quello che vuole senza dover toccare gli altri biscottini.

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via cookandthecity

Per presentarli abbiamo selezionato questa meravogliosa alzatina di Zara Home, che e’ perfetta sia se i baci di dama sono l’unica dolcezza che avete preparato per il fine pasto, sia per presentarli per accompagnare un te’ o un caffe’.

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Le dosi sono per c.a. 40 biscottini.

150g di mandorle – 110g zucchero – 150g burro – 150g cioccolato fatto sciogliere a bagno maria – scorza di arancia (a piacere) – vaniglia – sale

Tritate le mandorle nel mixer insieme allo zucchero (e’ importante farlo insieme cosi non si perdono gli oli contenuti nelle mandorle). Nel frattempo lavorate velocemente burro e farina con il composto di mandorle e zucchero fino a che non e’ amalgamato. Se vi piace aggiungete un po’ di scorza grattuggiata di arancia nell’impasto. Attenzione: l’impasto e’ quello di una pasta frolla, quindi va lavorato il meno possibile e poi lasciato riposare in frigo, avvolto in una pellicola, per almeno un paio di ore.

Dopodiche’ si passa alla cottura. Formate tante palline (il piu’ possibile uguali tra loro) e adagiatele su una teglia coperta da carta da forno. Per aiutarvi potete formare prima dei bastoncini da tagliare in piccoli pezzetti di impasto che sara’ piu’ facile modellare. Il forno deve essere circa a 160′ e i biscotti vanno cotti per 20 minuti, fino a che la base diventa dorata.

Una volta raffreddati basta mettere un po’ di cioccolato fondente su un’estremita’ e chiuderlo con un’altra meta’. Il gioco e’ fatto.

La ricetta della domenica: French75 e calice in cristallo

La prima volta che ho bevuto il French75 ero da Carlo e Camilla in Segheria e da allora non l’ho piu’ lasciato. E’ un cocktail poco conosciuto e non si trova facilmente (a Milano lo fanno al Mag e al Rebelot) quindi vale la pena di provare a farlo direttamente a casa. E’ perfetto come aperitivo, ma io lo adoro anche come dopo cena rinfrescante.

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Come va servito?

A me piace berlo in un bel calice di cristallo. Piccolo e dal sapore retro’: d’altra parte questo e’ un cocktail degno del Grande Gatsby.

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adrianaghelfi.it

Le dosi sono per 1 cocktail:

2 parti di gin-1 parte di champagne-1 parte di succo di limone-zucchero liquido-buccia di limone-ghiaccio

Shakerate gin, succo di limone, zucchero liquido e ghiaccio. Versate nel calice e infine aggiungete lo Champagne. In ultimo guarnite con la buccia di limone.